Mi spiaccio
dello spirito drammatico
che emana il mio scrivere
e del suo sopportare tutto quello
che accade intorno e dentro il mio vivere
E mi s'incolla addosso
come una seconda pelle
un vestito di tormenti
confezionato su misura
perplesso e scolorito
che rimane appiccicato
a imperturbabile memoria
E così spiego
il mio essere solitario
nel giganteggiar dei pensieri
lontano da chi
sentendomi suo malgrado diverso
si autoesclude
respingendo ogni sapere
e arrancando nel vuoto che lo circonda
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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