Fuso
sospeso in un'intensa estasi d'esistenza
pervertita dalla libertà di rimpinguarsi
al fuoco dei bisogni della mente
resto aggrappato ai miei sospiri
scolpiti nelle oscure silenziosità del vivere
lussuriosita' dell'anima divertita
delicatamente bella
a corrompere e spronare ogni dolore del mondo
celando i miei
in perplessità sparse nei continui mutismi
che feriscono i fiochi barlumi della speranza
E ho voglia ancora di mantenere viva
la fanciullezza che ho in me
la curiosità propria di quell'età
nei desideri d'amore
che cerco sempre d'accarezzare
creando versi
restandone fedele per evadere i tormenti
e donare al mondo qualcosa di positivo
un fuoco sacro
che possa bruciare di passioni
e non si spenga mai
nel suo ardere
anche sotto la cenere del tempo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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