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È meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
Risorgerà un mondo nuovo, ma noi non ci saremo.
Ogni cosa alla lunga mi molesta e cerco un'altra festa, e poi le feste in fondo mi han stancato...
Ci chiamano spesso poeti noi cantautori, facendo probabilmente torto tanto ai poeti quanto ai cantautori.
Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare? E il vento si poserà.
Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello? Eppure siamo a milioni, in polvere, quì nel vento.
D' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni e pago la mia casa, pago le mie illusioni, fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi, aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, bere, leggere, amare... grattarsi!
Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse, farei lo stesso...
Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia...
Ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi ognuno costruisce il suo sistema di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali scordando che poi infine tutti avremo due metri di terreno...
Ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare, ma non raccontare a me che cos'è la libertà.
Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato!
Venite pure avanti, voi, con il naso corto, signore imbellettate, io più non vi sopporto infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio, perché con questa spada vi uccido quando voglio...
Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita; se c'è, come voi dite, un Dio nell'infinito, guardatevi nel cuore, l'avete già tradito.
E ho ancora la forza di scegliere parole per gioco, per il gusto di potermi sfogare perché, che piaccia o no, è capitato che sia quello che so fare...
L'importante della vita umana è continuare a porsi delle domande, ben sapendo che non ci saranno delle risposte a ogni domanda.