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Ho sempre immaginato che il paradiso fosse una sorta di biblioteca.
Si legge quello che piace leggere, ma non si scrive quello che si vorrebbe scrivere, bensì quello che si è capaci di scrivere.
C'è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero è l'etica; parlo dell'Infinito.
Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto.
Chi dice che l'arte non deve propagandare dottrine si riferisce di solito a dottrine contrarie alle sue.
La notte ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
Innamorarsi è dar vita ad una religione il cui Dio è fallibile.
Ciò che più apprezzo è l'intelligenza, perché l'onestà e il coraggio di una persona a volte non servono per il dialogo.
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza.
Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.
La vita stessa è una citazione.
La gloria è una forma d'incomprensione, forse la peggiore.
Un bravo attore non fa mai la sua entrata prima che il teatro sia pieno.
L'amicizia fra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente.
Un buon lettore è raro quanto un bravo scrittore.
Scrivere non è niente più di un sogno che porta consiglio.
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Il vantaggio di avere degli imitatori è che alla fine essi operano una guarigione di te stesso.
Ho conosciuto l'incertezza: una condizione sconosciuta ai greci.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
La vita è troppo povera per non essere anche immortale.
È più facile morire per una religione, che viverla assolutamente.
Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.