De Profundis

Libro "De Profundis" di Oscar Wilde

Chi ritiene che "Il ritratto di Dorian Gray" sia il capolavoro di Oscar Wilde non ha letto il "De Profundis". Questa lunga lettera che l'autore dublinese scrive durante i due anni di lavori forzati per scontare il reato di "indecency" è una lunga conversazione con Douglas, il giovane amante che lo ha mandato alla rovina, ed è pregna di una malinconia e di una pacatezza molto lontana dal "witty" (arguto) Oscar Wilde che il mondo conosce attraverso i suoi aforismi. Questo scritto intimo e intimista rivela un uomo che sta ricomponendo il suo cuore, lentamente, che si confessa, che non riesce a condannnare quello che prova, e che ha bisogno di dare chiarimenti, di restituire equilibrio (da bravo Bilancia qual era) e bellezza ad un sentimento luminoso e sincero. Un libro da consumare, per cercare anche la propria verità.

"Per il mio bene non potevo fare altro che amarti. Sapevo che, se mi fosse stato concesso d'odiarti, nell'arido deserto della vita che dovevo percorrere, che ancora sto percorrendo, ogni roccia avrebbe perso la sua ombra, ogni palma sarebbe intristita, ogni pozzo d'acqua si sarebbe inquinato." (Oscar Wilde)

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  • Casa Editrice
    Acquarelli
  • Dettagli
    192 pagine
  • ISBN
    8844031930