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Una libertà omologata non è mai libera.
I miti sono il surrogato di dei che non esistono.
E' importante avere un proprio pubblico e non condividere quello altrui.
Spesso si dice che il futuro sia a portata di mano. Non ho mai capito di quale mano si parli. La sinistra adulta trascina il secchio dei ricordi. La destra bambina guida i ciechi nel presente. Di una cosa sono certo! I piedi entrambi affrettano la meta.
Sugli anni di piombo temo di più, oggi, il piombo accumulato nella testa dei nostri governanti.
che strana sensazione entrare in un negozio di corso Buenos Aires vuoto, musica lounge a tutto volume, asettiche commesse tirate a lucido, il gigante nero in giacca e cravatta, un buttadentro senza clienti, uscire e trovare la povertà scolpita sull'asfalto.
Gli intellettuali dormono il sonno dell'indifferenza.
Gli aforismi ci riportano a una realtà che tentiamo spesso di negare.
Se non ci fosse Dio ci sarebbe la pace, tutti combattono in suo nome.
La libertà è stata coibentata.
Nulla si consolida, un pò come sfiorare gli oggetti, rimangono lì, pensiamo di cambiare, rimane l'idea, e poi li riaccarezzi (quegli oggetti ) ma non si muovono e nulla si consolida.
Italia come Itaca, proci dappertutto.
Ho sognato che Vasco era un montatore dei palchi dei Led Zeppelin, Ligabue il costumista di Freddy Mercury, Davide Rondoni presentava Miss Italia e dulcis in fundo le teste di cuoio eliminavano le teste di cazzo.
Si prefigura non più un conflitto tra stati ma un conflitto di popoli contro gli stati.
La vera popolarità la si raggiunge solo quando qualcuno scriverà il nostro necrologio su FB.
Tutti corrono al capezzale del capitalismo ma l'accanimento terapeutico non lo salverà.
Pensare che una giacca e una cravatta abbia reso l’umanità migliore rispetto a quando vestiva gli "indumenta" è semplicemente da imbecilli.
Il paese è solido ma gran parte del popolo galleggia nello stato liquido.
Entrando in stazione centrale con un lurido regionale pieno di zecche sembrava di entrare in una grande favela, no le favelas sono migliori.
Siamo stanchi di non pensare.
Da soli si viaggia benissimo, non c'è mai nessuno che all'improvviso ti aziona il freno a mano.
Molti critici e scrittori vivono delle citazioni del passato per nascondere il vuoto del loro presente.
Scrittori mediocri chiedono pareri a critici ancora più mediocri, potenza della condivisione della mediocrità.
Quanti poeti timbrano il cartellino scrivendo una poesia al giorno per anni e anni quando nessuno gli ha ancora letto la prima.
Perchè ascoltare se nessuno non ha nulla da dire?