Io torno sempre,
alle pozze tiepide,
sotto le foglie verdi,
là dove sogno,
mentre piccoli gelsomini,
cadono dall'albero,
chino su di me,
nella mia gola,
io allora, grido felice,
giuro, che sempre tornerò,
qui dove nasco ogni primavera,
dove incontrai il mio valentino,
colui che sciolse la mia veste bianca,
tingendo la corrente,
di vermiglio,
la quale si stemprò nei rivoletti.
Qui nasce la mia pianta,
che come una madre,
mi protegge,
con le sue grandi braccia.
Io dunque qui sono,
appartengo a ogni filo d'erba,
mentre mi dischiudo,
bevendo rugiada,
dalla punta delle mie dita.
29 luglio 2011
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