Rosa rossa,
nel pugno chiuso,
suggendo avida,
la sua carnosa bellezza,
e cade avvizzita,
sulla pietra ,
accascandosi stanca,
indossando il vestito nero.
Ladra vittoriosa,
beve il mosto giovane,
della vigna,
che generosa,
le porge i suoi acini,
perchè lei,
è la bianca fattucchiera,
che cavalca l'edera,
che dorme sotto i poggi,
tra le braccia degli uomini,
mai piena,
di nessun esuberanza,
latteo piede,
che cerca calore,
tra i corpi esausti,
dei suoi diletti.
29 luglio 2011
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Il violino
di Stefania Ferregutti
Dall'altra finestra,
ogni giorno,
aspetto,
quando la calura,
strema i corpi,
il suono(…)