Io mastico preghiere,
rigurgitando cibo,
per le creature rosee,
che scendono
da meravigliata donna,
ed ancora non so dirmi,
quale strano flauto,
abbia animato,
cotante vita
in questo corpo flagellato.
Io ti ho, io ti ho,
tu sei il volo di rondine,
nei miti tempi,
sei il mio dio,
se nulla al mondo rimane,
no,
tu non sei un osceno schizzo,
sei il miele fine
sulla lingua amara,
sei infinitamente piccolo,
rispetto al piede del signore,
ma tu hai cambiato il vento,
fino oltre ciò che io ho conosciuto.
29 luglio 2011
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