38 gradi all'ombra (3.7.25)

Scrivo,
a braccia conserte,
soffocato dai pensieri
che sobbalzano stanchi
nelle stanze afose della mente,
inzuppata di pretese.
Attorno l'aria è calda,
pesante d'un alto grado d'umidità,
a far diventare il mio scrivere
aggressivo e veloce,
come se stesse correndo
per scappare dal passato
e da questo presente.
.
Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
poet‐ambassador t.d.r.