A casa tua

Allora c'era l'edera che arrugginiva sui muri in eruzione:
un magma di abbracci rossi bruciava il passo alle lucertole.
Adesso il cancello muore e vengono via i denti alla terrazza.
Mi manchi. Mi manca Settembre arrotolato fra i gerani e la tua voce
di delicata ragnatela tessuta da una stanza all'altra.
Tu mi diresti adesso di essere forte, come quando
allungavolo sul tavolo le mani  fino alle tue tremanti:
ali bagnate in attesa di asciugarsi per riprendere ancora un poco il volo.