A che serve il talento?

Ombre tra le pieghe del potere,
Figure sbiadite, senza volto,
Larve che si nutrono di favoritismi,
In un gioco di poltrone e privilegi.

Dietro sorrisi di compiacenza,
Si celano trame oscure,
Fili invisibili che tessono la tela,
Di un sistema marcio e corrotto.

Manipolare le leve del comando,
Un gioco di potere per pochi eletti,
Dove il merito cede il passo al sangue,
E l'incompetenza regna sovrana.

Nepotisti, marionette del privilegio,
Che danzano al ritmo delle loro brame,
Ignari del malcontento che serpeggia,
Tra le masse oppresse e deluse.

Ma il vento del cambiamento soffia forte,
Portando con sé la promessa di giustizia,
Un giorno il castello di carte crollerà,
E la meritocrazia avrà il suo trionfo.

Nel frattempo, resiste la rabbia,
Un fuoco covante che attende solo una scintilla,
Per esplodere e purificare il sistema,
Dalle sue incrostazioni di favoritismi e ingiustizie.