Correndo varcavi il cancello
ignaro del dì che giungeva
e volando lo zaino incurvato
pareva serbare al domani
raminga la tua allegrezza.
Tra lamiere ferrigne racchiuso
il cuore con battito estremo
affrettava il tragitto al Destino
ed ora mi arrendo a pensare
sfiorati i tuoi neri capelli
da dolce carezza infinita.
27 ottobre 2009
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