Padrone della mia solitudine
dimensione naturale del mio vivere
accetto la convivenza con me stesso
nell'immensità degli abissi delle malinconie
e nel bisogno intimo d'ispirazioni creative
E mi rinchiudo nelle stanze dei miei voleri
a esercitare il mio diritto alla vita
a spogliare l'anima d'ogni verità nascosta
a scippare a quel silenzio nuove comprensioni
e dissetarmi col sangue che sgorga
nella penetrazione di quei bui momenti
ferite aperte a incoronare
il Tuo mistero...mio Dio
.
Cesare Moceo
20 gennaio 2017
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Nella stima smisurata di se stessi c'è chi sopporta corone d'oro sulla testa nell'irragionevolezza di adeguare il mondo a se stessi non rinunciando nella loro esistenza a bruciare le tappe per arricchirsi e non riflettendo che così facendo si abituano già in vita al caldo dell'inferno.