Acqua e memoria

Presso il ruscello,
tra i fiori impregnati di rugiada,
abbandono l’anima
al turbinio dei pensieri
che si rincorrono, vertiginosi.

Il mormorio dell’acqua
è un incantesimo lieve:
mi distrae, mi scioglie
dall’inganno del tempo,
e osservo l’erba danzare.

Nulla si muove,
eppure tutto è già scritto,
come un disegno scolpito dal Fato.
Non c’è ritorno,
solo il passo ostinato del divenire.

Il vento mi scompiglia i capelli
e, in un attimo fugace,
ritorna la tua mano
che un tempo sfiorava il mio viso.
Resto qui, in attesa,
di ciò che non tornerà più.