Presso il ruscello,
tra i fiori impregnati di rugiada,
abbandono l’anima
al turbinio dei pensieri
che si rincorrono, vertiginosi.
Il mormorio dell’acqua
è un incantesimo lieve:
mi distrae, mi scioglie
dall’inganno del tempo,
e osservo l’erba danzare.
Nulla si muove,
eppure tutto è già scritto,
come un disegno scolpito dal Fato.
Non c’è ritorno,
solo il passo ostinato del divenire.
Il vento mi scompiglia i capelli
e, in un attimo fugace,
ritorna la tua mano
che un tempo sfiorava il mio viso.
Resto qui, in attesa,
di ciò che non tornerà più.
23 ottobre 2025
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La saggezza non accumula risposte, ma impara il valore di ogni silenzio.