Al continente di ruggini e coralli

La traccia è nelle mani, linee spezzate
e ricurve prima delle falangi, la fuga
della luce verso l’oriente accende
un chiarore di luna dal coefficiente
ignoto nelle notti a trazione solitaria.
È nella diaria delle date a scomparsa,
la morsa agli organi vitali, sparsa
la corolla delle rose ambrate, l’aria
artica lenta s’espande al continente
di ruggini e coralli. Poi dipende
da come guardi ogni solstizio, la ruga
in più e il vento che cambia le coordinate.