PoesiaAlla notte di Salvatore QuasimodoDalla tua matrice io salgo immemore e piango. Camminano angeli, muti con me; non hanno respiro le cose; in pietra mutata ogni voce, silenzio di cieli sepolti. Il primo tuo uomo non sa, ma dolora.
Oboe sommersodi Salvatore QuasimodoAvara pena, tarda il tuo dono in questa mia ora di sospirati abbandoni. Un oboe gelido(…)…Leggi la poesia