Dalla tua matrice
io salgo immemore
e piango.
Camminano angeli, muti
con me; non hanno respiro le cose;
in pietra mutata ogni voce,
silenzio di cieli sepolti.
Il primo tuo uomo
non sa, ma dolora.
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Le parole ci stancano, risalgono da un'acqua lapidata; forse il cuore ci resta, forse il cuore…