Più volte arrivai sull'orlo d'una bassa soglia alla porta della città celeste lucido dei miei stanchi momenti nell'ambizione d'una povertà voluta dolorosa brutta copia d'aneliti e voluttà E restai pieno dentro anima solitariaincantesimo Divinod'una magia interiore.Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati
24 ottobre 2019
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Quando non si ha più dove ripararsi...o ci si sposa col primo tetto che capita...o ci si bagna fino a diventare fracidi