Angolo di paradiso

Lacustre specchio, nell'abbraccio dei monti circostanti,
In te, specchianti alture agognano ad elevarsi ad cielo.
Eden, senza peccati e inganni,
in cui il serpente non s'attiene a tentatore,
né calpestato dal piede virginale.
Ninfe, intonanti canti, s'erigono a Narciso,
riflettendo, dentro il dolce liquido,
il loro viso conturbante, al fin di compiacersi,
per poi tuffarsi, con movenze sensuali
e prender a danzar su bianca riva.
Acqua sgorgante, fresca corrente,
rigenera i ruscelli della valle,
tra verdeggiante angolo di paradiso,
da immortalar su tela,
stereotipo d'un capolavoro innato.
Nubi candide, come neve al sole,
mutanti e pazzerelle, s'allietano e sollazzano,
per poi rincorrersi e sparire,
nel contiguo d'un gioco gioviale ed infinito.