Partorisce
feto arrabbiato e funesto
quell’onda
di nube nostrale infioccata
di cirri di cielo imbronciato
Pare ghigno il dolore inchiodato
ai lembi più astrusi del pancreas:
quel diniego di fiato.
14 ottobre 2024
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Nel buio della notte, arriva il lampo luminoso e delicato, il mio augurio di tutto bello. Ne sugga carezza chi ama riceverla, sia ombra fuggente per chi non ama vederla. È nel buio che l'intuito ci indica cosa accogliere e cosa rifiutare: luce chiama luce, ombra chiama ombra. Possa ogni luminosità, se pur debole, vanificare ogni oscurità. La luna crescente ci mostra il suo volto proteso al nuovo che nasce: illumina il nero di nuova vita pulsante