Azzurra

Ciò che fa di bello il mare

io trattengo

e, se l'isola si è spenta nella musica,

offro gentilmente un faro

che generi luce

tra i corridoi stretti delle onde.

Poi stendo il dondolio di una lamiera verde

che fa il morto

e non riflette altro

che essere una roba mansueta

a ruminare le piccole di schiuma.

Tutta la sabbia picchiettata

da un oceano strozzato tra due venti

io trattengo

e lascio che scivoli nel sogno

insieme all'acqua grande, sovrana

quella che mi trema nello sguardo

chiuso, quando la paura inarca il collo

simile a una bocca indomabile.

[Ma poi lo sai che se la osservi

lenta, si trasforma azzurra nel risveglio.]

Iole Troccoli, 28 dicembre 2013