Bambini.

Certi bambini sono infelici.
Povere bestiole!
Hanno il cervello dei genitori: quadrato, di un millimetro quadrato.
Ridono,
saltano,
urlano,
spaccano,
sputano,
danno calci e mollano pugni
ma i genitori li giustificano,
li scusano,
gli creano alibi.
Mostri che creano piccoli mostri,
idioti che generano piccoli idioti
e hanno facce che pesteresti volentieri con la suola delle scarpe.
Ma sono bambini,
merde intoccabili.
Li hanno partoriti le loro madri
che hanno sofferto
aprendo le gambe e spingendo.
Si sono replicate.
Hanno creato inutili spurghi di fogna
che occuperanno un posto utile inutilmente.
Povere coppie illuse!
Stavate tanto bene da soli!
Passavate inosservati
nelle vostre tute da jogging blu con le strisce bianche
assolutamente uguali.
Nelle vostre cene con gli amici
con le solite foto del vostro ultimo viaggio a Parigi
e gli sbadigli trattenuti per educazione.
Come sono belli i vostri bambini!
Come sono simpatiche le vostre creature!
Meritano il meglio di ogni cosa bella!
Sicuramente meritano voi.
Ma noi non ci meritiamo di avervi.
Non desideriamo vedere i vostri mocciosi
piangere e strillare
e voi che li scusate e li coccolate.
Diventeranno come quegli stronzi
che giocano a palla sulle spiagge;
o che parlano ad alta voce nel cellulare
sul treno,
in aereo,
in ascensore,
al ristorante,
in ospedale,
e in tutti quei posti
dove nessuno si sognerebbe di disturbare.
Stavate tanto bene da soli!
Nella vostra casetta di 400 metri quadri
in riva al mare
con il sole all’orizzonte
e i vostri vezzi da artisti.
Al massimo
avreste dipinto una tela
con qualche cosa di orrendo
pagando poi un critico d’arte
per dire il contrario.
E invece no: vi siete clonati!
La massima opera d’arte.
La vostra carne.
Già scaduta appena nata.

Hal