BE

Del fioco bagliore di una luce fuggita
dalle tenaci porte tue socchiuse
nutrirmi meravigliandomi dei colori suoi
già prima che di essa lo splendore
diventi accecante.

Imparando a camminare su soffici manti
di silenzi fatti, interrotti da musiche ridenti
ove il sospiro della mia condizione
trova le giuste corde intonate a cantare
il tuo nome a memoria.

Nell’immagine ultima di un prato timido
su cui stendere dei propositi le radici
confrontando il sogno con la condivisione
che sai cullare con la dolcezza intima
di chi tenace, protegge un sogno.

Raffaele di Ianni.