Bivio

Un giorno trastullandomi
all’ombra delle fronde spoglie
dei robusti e folti alberi
di una selva a sprazzi illuminata
dai deboli raggi solari
con la mente tra pensieri fissi
improvvisamente
innanzi ad un insolito bivio capitai.
Due targhe vi segnalavano
da una parte “vizio”
dall’altra “virtù”.
Come un novello Eracle
allora mi considerai
e del problema alla soluzione aspirai.
Preferenza subito  da fare non capii.
Allora dei tempi di scuola mi ricordai
di queste parole il senso:
“vizio” dalla retta via devia!
“virtù” l’uomo nobilita
e forza e valore gli dà!
Al  “vizio” ricorrono  i sensi
mentre la “virtù” al soffio vitale vigore dà.
A pensare mi misi
e come Eracle
sulla strada della virtù m’avviai.