"Già cade la sera" mi dico
e non v’è tenerezza in questo mio pensiero
tanto il giorno s’invola rapido
e impertinente si prende gioco delle mie attese.
Cade la sera su ciò che è svanito,
su voci che oramai si son fatte silenzio,
su impegni divorati da intrinseco logorio,
su piastrelle consumate dal mio passo.
Cade la sera
è già imbastisco la trama del nuovo giorno
trina che una mano altra, quella del Destino
può smontar in un baleno.
Cade la sera,
e Io sono stanco.
1 dicembre 2005
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