Calabria

Mi affaccio all’attesa prospettiva. Allora una lecita foschia nel caldo fondo d’agosto ci permise comunque di frapporre Stromboli tra noi e un tramonto, ma quest’inverno infonde la letargia in colori e forme e pedante e violento si ripete nella risacca. Nemmeno un cenno, un balbettio di luce, un vaneggiare da miraggio. Getto lo spillo del ricordo e perso il profilo delle isole attendo il tuo per scendere dal treno.   da Noci di macadam ‐ Penna d'autore ‐ Febbraio 2007