E cerco un passo breve
negli echi malinconici dei fossi
un cosa posso darti
cerco alla finestra
in meridiani e attriti ‐vengo a dirti
la voglia del gesto che mi sei,
il fermaglio divelto
di come ti avvicini.
Cedo il nero
per rose di sogni ‐parole
d’afona voce che s’invola.
Rimbocco la coperta
dove i fianchi s’allacciano
‐quegli argini
tra le efelidi e ceneri di cielo.
Cerco il segreto del tatto
lungo i crinali,
se volessi sfiorarti
adesso
la speranza dei corpi
colmerebbe quelle stanze clessidre
dove ho l’alba nei piedi
‐un ballo
sul perno della luce.
13 settembre 2017
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Ci sarebbe da contemplare anche gli avanzi d'ispirazione, a volte gli echi sono quelli non trattati, che chiedono luce.