Cielo giocondo

Sono morto
con una poesia in corpo.
Convinto che il condizionale
sia il modo del poeta.

Se non reggo il vino
sarà pure una fortuna,
butto giù un bicchiere
e parlo con la luna.

Racconto di ciò che è stato
e mai sarà,
estati ormai passate
e inverni o giù di là.

Sorrido a quel mio mondo
che ancora non sa perché
se il cielo è più giocondo
fa felice anche me.