Click (la mia vita in una scatola)

Se solo dovessi pensare
ai click quotidiani che sento schioccare
la mia testa dovrebbe scoppiare,
invasa da trilli vibrantii come zanzare.
Mi sveglio leggendo parole,
spuntate da quel piccolo sole
chiamato piccì da colui che vuole
nascondersi dietro quell'ingegnosa mole.
Sud e Nord non paion distanti,
lingue e pensieri corron cangianti.
Novelle sparate su tappeti volanti,
richiamano a se "freccia su" ed "in avanti".
Il mulo va lento anche frustato,
le immagini e video attendi impallato
mentre risuona un ciddì scaricato
non pensi innocente di avere rubato.
Poi c'è il lavoro che non si fa aspettare,
con tante frasi da fare e sfornare,
per mille commenti da conquistare,
di utenti svogliati nel loro postare.
Cala la notte e non ti sei distratto,
per lo scarabeo on‐line ci vuol tatto.
Il sonno ti chiama e tu ci fai un patto:
un ultimo click ed il gioco è fatto.