Cammino piano.
Osservo il mondo che tace,
scruto il vuoto tra i pensieri,
sento il rumore dei miei passi
che rimbombano nel silenzio,
come una voce che cerca risposta.
Ero perso,
fantasticavo tra nuvole e ricordi,
quando un gatto
mi sguscia tra le gambe
e quasi mi fa ruzzolare.
Mi trattengo,
mi appoggio a una pietra viva,
ruvida, antica,
e sotto la mia mano…
la sento pulsare.
Sobbalzo.
Faccio un passo indietro,
ma una voce,
quieta come una carezza,
mi dice:
“Non aver paura.
Sono qui da anni,
ho storie da raccontare.
Se tu vorrai,
ogni giorno verrai,
e io ti aprirò il cuore
di chi ha camminato
prima di te
su questi sassi.
30 settembre 2025
Altri contenuti che potrebbero piacerti
L'afa
di Franco De Angelis
L’afa che mi toglie
Il respiro,
mi secca la gola
il sudore che gronda
dalla fronte, (…)