Si susseguono
rincorrendosi in circolo
uomini e natura
scontrandosi perpetuamente.
Smemorate creature,
tendendosi tranelli giocosi,
morti per caso
nell'incidente continuo
di lamiere strozzate.
Nel buio carezzevole,
brutalità improvvisa
arresta ogni sospiro
travolgendoci.
Dolce asfalto
inghiotte i suoi passanti
inconsapevolmente.
Carne rancida
al sole di mezzogiorno
fiotti di sangue
rivelano
corpi esanimi
accoppiati a tratti di metalli.
Omogenizzati.
Carcasse fumanti
sorseggiavano birra
all'alba
nel nulla sospirante.
Tra i rottami sparsi ovunque
difficile riconoscersi
mentre c'è chi assapora
il color d'acqua trasparente.
28 aprile 2008
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Vette
di Diego Sibilia
Spaventosi
dirupi scoscesi
si inerpicano
maestosi...
... ammutolitosi
lo sguardo(…)