Coraggio

Non è l’assenza
del gelo che stringe le ossa,
né il petto che avanza
senza conoscere ferite.

Non è la voce alta,
né il passo sicuro
di chi non ha mai esitato.

Il coraggio
nasce più in basso,
in un punto fragile
dove il respiro trema
e il dubbio chiede spazio.

È la scelta silenziosa
di muovere un passo
quando il cuore sussurra:
«Ho paura»,
e tu lo ascolti
senza obbedirgli del tutto.

È restare
quando sarebbe più facile fuggire,
tenere lo sguardo aperto
mentre il vento prova
a piegarti.

È riconoscere il tremito
come parte di te,
non come un nemico,
e continuare
senza maschere,
senza promesse urlate.

Il coraggio
non cancella il buio:
ci cammina dentro
con una luce minima,
abbastanza viva
da non perdersi.

È questo, alla fine:
non vincere la paura,
ma scegliere
di non lasciare
che decida al tuo posto.