Dal drappeggio di oralità
si apre un’ala di ceselli
ballano nell’aria
capelli sollevati dai cuscini
arpe sottilissime
per i suoni impastati
sul fianco del sole che tocca la luna,
su punte di matite
si stempera il canto
si solleva il piede dal duro:
siamo liberi fluttuanti.
Dei tanti corpuscoli
disseminati nel sempre?
gli atomi più dolci, quelli
terremo stretti
contro i cicli perpetui.
Giuro ‐da questa vita in poi
polvere brillante,
mossa col gambo del fiore.
1 febbraio 2017
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La poesia ha il privilegio di essere parola senza gesto. Si sostituisce al vissuto, sia quando lo racconta che quando lo inventa.