Di tronchi e foglie (Inedita)

Di tronchi e foglie s’omaggia il cielo
nei sacri arbusti senza voce,
le fronde in umile potenza
colmano l’aria d’ipnotico fruscio.
Vita d’occulte sfere d’intelletto,
rinascita feconda del domani;
fattura altera lontana dalla guerra
scrigno d’antichi sguardi di beltà,
la quiete d’astri
copre tumulti di pensieri.
Speme di prodigiosa mano
asperge il verde in un sole d’empatia,
annienta il bruto oscuro
che fiacca il tempo
di rinnovato giorno.
Alle radici brama
creta impregnata
d’ardente amore per la luna,
un vento spensierato
palpa gli austeri lineamenti
con soffi d’indaco pudore,
l’afa s’attenua
nei freschi abbracci di smeraldo.