Disordine d'amore

Le stanze degli artisti
hanno occhi 
per vedere l'invisibile.
Come fantasmi buoni,
sono spettri di città
dominate da montagne
di libri accatastati 
e copertine di dischi,
attraversate da un vento 
di parole e note
che muove fogli svolazzanti,
spartiti finiti ed incompleti. 
Negli angoli dominati
da chitarre 
e pagine di cinema,
è legato il cielo 
coi fiocchi delle corde
fissato a picchetti 
di bottiglie di birra. 
Questo disordine d'amore
ti entra nella pelle 
e piega i pori al suo volere
col potere del suo fascino.
Ti ammala le ossa di passione
come ascoltare un profumo
ed annusare un suono.