Pugni aperti e facce sconvolte.
Pelle bucata e traforata
da punte sottili come martelli d'acciaio.
Visi rossi come in varicella.
Sudore spiaccicato da notte insonne.
E tremendi dolori trafitti al cuore.
Luci moventi e canzoni d'autore.
Occhi spenti di luna calante,
e pupille senza luce.
Motel e Volvo bruciate d'asfalto.
Mi pare di volare e poi cadere e sfiorare il collasso
con il mio nuovo ammortizzatore d'amore.
Fumare una sigaretta
e fermarsi e chiudersi in un cono.
Guanti e pugnali. E la pace nel mio mondo.
31 maggio 2010
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Ma quando era in Sua compagnia, tutto spariva: i suoi sensi di colpa, la sua malattia, le sue inutili fissazioni scomparivano magicamente... la fame nel mondo, la guerra, nulla era più importante in quei rari, spendidi istanti. Non c'era bisogno di pensare, di aver problemi, di smettere di sorrirere, tutto perdeva un senso, quando c'era Lui. E lo avvertiva. Lo capiva dalla luce che vedeva nelle fredde ed uggiose giornate in Gennaio. Lo capiva dal sorriso che portava sulle labbra quando lo pensava. Lo sapeva e basta.