È Aprile, il quarto mese dell’anno.
Come dire (forse) avere trent’anni,
intrecci di rigenerate clorofille
con la ri‐apertura della stagione
di Artemide, la divina Garbo,
la recita perfetta della resurrezione.
La natura canta il suo rifiorire,
noi volti indefinibili, dietro a un Led,
una primavera per ogni invio (illusi),
l’usura dell’hardware, l’estate alle porte,
la ventola rumoreggia, matti per le strade,
è “Aprile dolce morire”.
19 aprile 2017
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