E mi restano soltanto i miei sensi ammaestrati

Non sono più pane fresco
da consumare in fretta a colazione
nei giorni d'estate;
sono divenuto ormai
pane raffermo
buono per i convivi d'inverno,
quando il freddo penetra le ossa
nell'ubiqua umiltà
che impasta le farine della miseria.
Là, s'invocano angeli tutelari
affinchè sfamino i giorni
e le ombre che in questi
il sole pallido fa vivere.
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Cesare Moceo @ t.d.r.