È primavera
anche a Milano, nessuno mi può
convincere di coltri artificiali.
Sogno quest’odore ch’è glicine
tra stelle elettriche,
sogno le scarpe di Garlando
danzarmi in via dei Fiori Oscuri.
Sogno, e tocco
il prato sotto il tavolo
dell’ I L’ov brunch
e il tuo sorriso da pancake ‐dolcissimo
levita, pieno di charme
e delle tue anime, tutte.
28 maggio 2018
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Quel che cerco è uguale a quel che tu vuoi. E' lo specchio a deformarlo.