È primavera
anche a Milano, nessuno mi può
convincere di coltri artificiali.
Sogno quest’odore ch’è glicine
tra stelle elettriche,
sogno le scarpe di Garlando
danzarmi in via dei Fiori Oscuri.
Sogno, e tocco
il prato sotto il tavolo
dell’ I L’ov brunch
e il tuo sorriso da pancake ‐dolcissimo
levita, pieno di charme
e delle tue anime, tutte.
28 maggio 2018
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Rivelare il pensiero ha un costo: avere conferma che non ha peso per altri ciò che per te è ragione di gioia, naturale meraviglia e invece percepisci bloccato sotto macigni improbabili da scostare. Si rivela inutile, insensata causa di disagio. Si avvertono altri passare oltre, difedendo un'incomprensibile incolumità. Altri restano dietro al muro, un agio falso a cui non si rinuncia, per paura di essere veri o di non saper fingere di essere veri.