Ero nella nebbia
quando persi il contatto
con i tuoi occhi,
ero in quella zona
accennata e incerta,
dove sei solo
e non vedi nitido
il davanti del tuo cammino.
Vedi offuscata anche
la tua origine,
rischi di non sapere più chi sei,
ma io ho i miei ricordi
che mi parlano piano,
mi raccontano che
nella ferita ho amato,
che amo e che ho pianto
in segreto
ed è lì la nebbia,
in quelle lacrime furtive
che scendono sul viso,
ombre che rimangono
di un sorriso.
23 dicembre 2021
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Non si possono consolidare impronte perdute nel vento,
la cenere di una storia è la memoria del suo fuoco
e in tutto questo dissolversi vi è qualcosa di sacro.