Ex aereo da combattimento

Precipito a secco
colpito da una penna incandescente
che mi ha sorpreso il cuore
con tutta la densità
di un amore papillare.

E’ una discesa ad arco
tra il vento
e il cielo
in tutto il suo splendore
con una scia di fumo
che odora un po’ di chiesa
e un po’ di carnevale.

Non serve urlare
non serve pregare
non serve cantare.

Là sotto c’è il terrore
con tutta la terragna
ingenua fissità
di essere
semplicemente
suolo
mentre
io
sono solo
a morire
prima del tempo
prima che faccia notte
prima che gli altri
finiscano di brindare
al nuovo sorgere del sole
che non sarà mai mio.

Ed è un pensiero cieco
questo
che mi uccide
ancor prima
dello schianto.