Versi d'amore e solitudini
risalgono dagli abissi
di un tempo che ha cancellato il dolore,
da un ignoto cammino
che ha sperduta la tua voce,
l'ha trasfigurata.
Un ultimo chiarore di sole
che sgorga da Occidente,
dipinge rosseggianti barbagli di fuoco
fragili come antiche filigrane.
La sera, è qui,
gioca con il mio cuore e mi riporta lieve,
profumo di zagare, ed ogni ora,
s'allontana in una danza
che ruba alle mie braccia un brivido,
un tenero sussurro alle mie labbra,
alle mie palpebre, larve di un sogno infranto.
23 ottobre 2009
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E'terribile!
Realizzo di non essere programmata!Vorrei tanto cucinarmi quel piatto speciale di quella volta... E'che quando non ho fame, non penso al cibo, quando invece ho fame, non ho la pazienza di aspettare!