Resto genuflesso
e pure inebetito
ai piedi dei miei versi,
afflitti dalla perenne discordia
tra voler essere poesia,
oppure quella quotidianità
dove spesso si trascorrono i giorni
fra i gesti mordaci e le parole astruse
che s'intrufolano nell'anima
a mettere in subbuglio l'interiorità.
Là io,
immaginando di offrirmi alla vita
mi rallegro,
al sentirmi immerso nel piacere
di vivere in quel perdermi.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r
14 settembre 2023
Altri contenuti che potrebbero piacerti
La morte,tra tutte le cose che nella vita accadono solo per una volta,è quella che dura per sempre.