Ho bevuto dalla coppa del mio buio

Ho bevuto dalla coppa del mio buio, senza fuggirne, l’ho assaporato tutto il sapore del vuoto, senza rinnegarne l’amaro, senza eludere il volto antico. Perché solo chi siede accanto alla propria ombra può riconoscere la luce quando arriva. Lì ho scoperto che la luce non si cerca: si accende, quando smetti di avere paura dell’ombra. Non sono fatta per brillare sempre, ma per ardere autentica, anche nelle crepe del mio essere. Perché chi conosce la propria notte non teme più il tramonto, e chi l’ha attraversata non ha bisogno di fingere l’alba.