Ho dormito tra gli incubi

È il vivere,
quando esso si distende
con voce strozzata
nel silenzio arido e soffrente,
sulle tristezze.
È là che lacrime copiose
velano gli occhi di gelidi sguardi
a esser queste,
una punizione crudele.
E nuove albe e nuovi tramonti,
a espiar le colpe,
faran gridar gli uomini
d'angosce e tormenti.
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Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
poet‐ambassador t.d.r.