I

Dovrei lodare il vino
che ammanta e stringe le verità
come amanti deboli.
Perché è frutto di passione
e figlio di piogge
fatte a loro volta
di sospiri languidi,
di venti ingrati.
Dovrei lodare l’acqua
che è purezza estrema
viola coperta di neve
che pur vive
unione tra la terra e il cielo
messaggio divino.

Lodo invece te
bellezza fatua
magro ventre colmo d’incertezze
occhi vivi carichi di sbagli.
Che non hai purezza
né verità, né candore
né alcunché di sacro
ma sei comunque
tutto quel che vedo ad occhi spenti
ogni cosa che dico nei miei silenzi.   (Silenzio, 2009)