Sui nostri giorni inseguiti
si allungano timidi i passi
in cerca di celate impronte.
Resi dal tempo più lenti
e dal disincanto che strema
s'avanzano
ingordi del sonno del pensiero
che getti il buio sulle ombre
e innanzi innalzi albore d’ alba.
Ma vischiosi s’intrecciano i fili
alle caviglie dei giorni vissuti
e si fa notte ancora
e arretra la mente e si attarda
nello sbadiglio del nulla.
16 maggio 2017
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È cosa davvero singolare come molti siano pronti a dichiarare sacrosanto il diritto alla libertà di pensiero e di parola, e con altrettanta prontezza rinuncino ad esercitarlo, quando esprimersi apertamente può mettere in gioco il proprio “particulare”.