Sopra le punte d'abissi in neve
i lupi stanno in gruppo, affilando
bianchi coltelli nel vento. Ululando.
Consumeranno la notte dei loro
fiati infiniti,
spingendo gli occhi oltre la luna.
Il petto in avanti, come la vela
d'un battello, il pelo incenerito
dal buio che infiamma il gelo.
D'un camoscio che passa ubriaco
fumeranno le carni,
imboscati nel riflesso d'un
precipizio che nel sonno
tace l'orrore.
12 aprile 2008
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E' così generosa la terra, ci accoglie e non insiste per richiamarci altrove. Ci pensa il destino a bere il senso delle nostre stagioni.