I miei pamphlet

I giorni qui erano i miei pamphlet: pensavo a eretiche sottane su marrane, a ricchezze a centomila libri, a mille quadri. A ladri d’anime che attanagli in pugno Per farli schiavi in un consommè… E con piacere rido di me stesso Fino alla sera fino a che è già ieri. Fino a che i pensieri, stanchi fringuelli, Si appollaino su rami senza vita… Allora ritornano due dita vincolati da due cerchietti d’oro; ma sono già stanco per dire se è successo in un cesso, in una chiesa, o in un deserto.